IPERIDROSI

Perché si suda?

Il corpo suda per mantenere la propria temperatura costante, ma anche per reagire a situazioni di tensione emotiva. Tuttavia, per alcune persone, l’aumento della sudorazione nelle regioni in cui sono presenti le ghiandole sudoripare (estremità, mani, piedi e viso, ascelle) rappresenta un disturbo vero e proprio che prende il nome di iperidrosi.

Trattamento

Il botulino risulta essere l’approccio più valido e meno invasivo. Questa terapia prevede l’inoculazione della tossina del batterio Clostridium botulinum di tipo A nei palmi delle mani, nelle piante dei piedi, sotto le ascelle o nel viso, con 10-15 piccole punture distribuite omogeneamente nell’area da trattare.

La tossina botulinica A è in grado di bloccare la produzione di sudore nella superficie interessata, inibendo i recettori per l’acetilcolina (neurotrasmettitore responsabile della stimolazione delle ghiandole sudoripare).

Questo effetto non è definitivo, ma persiste per alcuni mesi (indicativamente da 5 a 12 mesi, in base alla zona trattata), cioè fino a quando le terminazioni nervose riacquistano nuovamente la capacità di rilasciare l’acetilcolina con graduale ripresa del fenomeno della sudorazione.

Per mantenere i risultati stabili, è possibile comunque ripetere il trattamento ad intervalli regolari, in base alle necessità del paziente.

Il trattamento dell’iperidrosi con tossina botulinica è controindicato in soggetti con ipersensibilità accertata alla tossina o ad uno dei qualsiasi componenti della formulazione, in presenza di disordini neuromuscolari e in stato di gravidanza e allattamento.

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