“In questo periodo andiamo a letto tardi e ci svegliamo a metà mattina….”
Questa è una delle tante frasi che sento dire da pazienti, amici e genitori.
Beh sappiate che non siete i soli perché questa quarantena ha cambiato anche le nostre abitudini familiari e guarda caso anche noi ci ritroviamo ad andare a letto tardi e svegliarci altrettanto tardi. Chiaramente i bambini seguono questa nostra cattiva abitudine.
Come sapete sono un specialista in Ortodonzia e uno degli argomenti oggi più in voga nell’ambito della mia materia sono anche i disturbi del sonno in quanto alcuni di questi, ovvero le OSAS (Apnee Ostruttive Del Sonno), possono essere trattati in maniera molto efficace con apparecchi intraorali.
Dal momento che questa quarantena ci costringe in casa, ho deciso di studiare il sonno dei miei figli con l’obiettivo principale di capire quale sia il loro reale “bisogno di sonno”.
Questa curiosità mi è sorta dal momento che vengono pubblicati sempre più articoli scientifici che sostengono come i disturbi del sonno colpiscano circa il 25% dei bambini sotto i 5 anni, mentre dai 6 anni sino all’adolescenza questa percentuale scende circa al 10%. Se questo dato non fosse già abbastanza preoccupante allora dovremmo riflettere sul fatto che queste percentuali si sono incrementate notevolmente nell’ultimo decennio e una delle probabili cause sono i ritmi di vita sempre più frenetici e l’uso più frequente di dispositivi elettronici.
Prima di dirvi di quante ore hanno bisogno di dormire i miei bimbi e forse anche i vostri, permettetemi una premessa. Ogni persona ed ogni bambino ha un suo bisogno individuale di sonno per svolgere in maniera efficace ed efficiente le funzioni diurne sia fisiche che mentali. Capite da questa affermazione che non esiste un numero di ore ideali per dormire in quanto la genetica e lo stile di vita rende ognuno di noi un soggetto estremamente singolare. Sta di fatto che tutti, grandi e piccini, dovremmo essere a conoscenza del numero di ore di sonno necessarie per essere sempre in forma.
Ad alcuni di noi basteranno 6 ore ma ad altri sarà necessario molto più tempo.
Questo argomento acquisisce ulteriore importanza se lo riportiamo nel bambino in quanto stiamo parlando di un soggetto in crescita dove il sonno è in grado in influire in maniera decisamente importante sullo sviluppo muscolo-scheletrico e cognitivo.
Chiaramente la qualità del sonno non dipende solo dalla durata ma altrettanto importanti sono la regolarità e la continuità, due concetti che meriterebbero di essere approfonditi ma sicuramente complicherebbero la questione. Cercherò di semplificarli il più possibile per fare capire quanto siano fondamentali per tutti noi e per i bimbi in particolare.
Il sonno si divide principalmente in due fasi: una fase Non Rem e una fase Rem (Rapid Eye Movement). La fase Non Rem è quella che porta al cosidetto “sonno profondo” ovvero dove abbiamo il vero riposo e rilassamento muscolare ed è accompagnata da una ridotta attività cerebrale. Dal sonno Non Rem si passa al sonno Rem detto anche “sonno paradosso” in quanto il nostro cervello ritorna attivo mentre i nostri muscoli sono sottoposti ad una specie di paralisi. Il sonno Rem è il sonno dove sognamo e se i nostri arti non fossero paralizzati eseguiremo i movimenti riproducendo il nostro sogno….sarebbe pericoloso!!
Durate il sonno Rem la nostra mente elabora concetti, impara ad eseguie movimenti complessi ed è quindi fondamentale per lo sviluppo cognitivo e per la coordinazione motoria. La nostra specie si è evoluta grazie a questo processo!!!!
Detto ciò è facile intuire come anche il sonno Rem sia di estrema importanza per un soggetto in crescita che stia imparando a camminare, a correre, a fare sport, a fare calcoli matematici e a studiare concetti sempre più difficili. Se un bambino presenta quindi un sonno disturbato o non riposante ad esempio dai 3 ai 6 anni, la probabilità che sviluppi eventuali problemi di apprendimento a 8 anni sarà maggiore in quanto alcune aeree del sistema nervoso si sviluppano in determinati momenti della crescita.
Un sonno disturbato può dipendere da fattori genetici, da ostruzioni respiratorie, da fattori anatomici come ad esempio un palato stretto e da diverse altre cause. La molteplice variabilità di cause la ritroviamo anche nei segni e sintomi che si possono notare sia durante la notte che di giorno. Russamento, apnee riferite, risvegli frequenti, nicturia, sonnolenza, mal di testa e tanto altro.
Questo dovrebbe bastare a motivarci per conoscere di quanto sonno ha bisogno il nostro bimbo.
Seguendo alcune indicazioni presenti in letteratura, ho deciso di monitorare quante ore dormono spontaneamente i miei due bimbi senza quindi svegliarli, come quando devono andare a scuola. Beh le differenze erano notevoli. Ale, 6 anni, in media dormiva circa 9 ore e mezza mentre Leo, 5 anni, arrivava anche a dormire 13-14 ore. Il ritmo circadiano di entrambi era sballato ma Leo comunque dormiva in media 3 ore in più di Ale. Questa estrema variabilità è stata confermata dalle risposte di tanti genitori ai quali mi sono permesso di chiedere qualche approfondimento.
Questo fattore è di fondamentale importanza soprattutto quando torneremo alla vita normale.
Dal momento che al mattino dovremo adeguarci ad orari impostati dalle nostre attività, sarà di fondamentale importanza renderci conto che la nostra “vera sveglia” non sarà quella del mattino ma bensì quella che ci avviserà di quando dovremmo andare a letto.
COME UNA CORRETTA IGIENE ORALE MIGLIORA LA SALUTE DELLA NOSTRA BOCCA, UNA CORRETTA IGIENE DEL SONNO PUO’ NOTEVOLMENTE MIGLIORARE LA NOSTRA QUALITA’ DI VITA.